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domenica 4 maggio 2014

Perché vengo qui?


 vengo qui per stare dentro questo paesaggio classico, vengo qui perché questo è il luogo al mondo dove finora ho riscontrato il minor conflitto tra quello che sono e quello che vedo… 


Ho sempre avuto bisogno dell’Estate come utopia, piuttosto che come stagione. 



 «Perché tutti noi abbiamo sempre bisogno di dirci che ci piace questo posto? E quanto ci piace? E perché ci piace? È come se ci dovessimo giustificare l’un l’altro di ritrovarci qui ogni anno… Con tanto mondo che c’è, finiamo sempre qui…» «È che ci sentiamo un po’ fessi, Ivo, perciò ci diamo reciproco conforto, solidarietà. Ogni volta mi dico: ma perché cazzo devo andare lì pure quest’anno? Chi mi obbliga? Nessuno mi obbliga, Isa pure vuole venire, ma anche lei quando si tratta di decidersi, quando è tempo di fare il biglietto, cerca false alternative, fa proposte che non si possono nemmeno prendere in considerazione. Quest’anno ha proposto Dublino… L’Irlanda, capisci? Mi ci vedi a me a passare l’estate a Dublino? Lo fa apposta, perché alla fine si dica, vabbè, allora se è così andiamo all’Isola. Riusciamo a dirci addirittura che ci conviene venire qui. Ci conviene? Ci piace!

[Francesco Pecoraro: "La vita in tempo di pace"]


domenica 5 gennaio 2014

Ultimo brindisi


Che lo vogliamo o no 
abbiamo solo tre alternative: 
ieri, il presente, e domani. 

 E neppure poi tre 
perché come dice il filosofo 
ieri è ieri 
ci appartiene solo nel ricordo: 
alla rosa che ha perso le foglie 
non puoi levarle un altro petalo. 

Le carte da giocare 
sono solo due: 
il presente e il giorno di domani. 

E neppure due 
perché è un fatto ben stabilito 
che il presente non esiste 
se non nella misura in cui si fa passato 
e già passò… 
come la gioventù. 

Riassumendo 
ci resta solo il domani: 
io sollevo la mia coppa 
per questo giorno che non arriva mai 
che però è l’unico 
di cui realmente disponiamo. 

 [Nicanor Parra]