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domenica 18 marzo 2012

La vita vera

Ho spesso avuto motivo di pensare che il mondo è così: come quel tratto di strada tra il confine russo e Mashhad. Così è la vita vera. Una terra arida. Una mulattiera in mezzo alle rocce. Qua e là qualche sottile filo d'erba, che trema al vento. Cielo e orizzonte, cime di monti. Grandi distanze tra i pozzi. Un asino in cammino verso un villaggio lontano. Un filo di fumo presso una capanna. Pecore che cercano il pascolo. Un pastore. Tutte le altre cose che ho visto sono state eccezioni: le sorgenti alle quali ho bevuto all'ombra delle tamerici. Le città che ho visitato, illuminate dall'elettricità. I letti soffici con lenzuola e coperte. Le tavole ben apparecchiate.
Eccezioni.

[Goran Tunstrom: "La vita vera"]

domenica 1 marzo 2009

Lo sguardo di un altro su di noi


Quando qualcuno ci tocca, ci trasformiamo in quel che abbiamo sempre voluto essere e forse un tempo siamo anche stati, ma l'abbiamo quasi completamente dimenticato. Abbiamo cominciato a far ordine, a sistemare, a preparare la partenza. La parola 'partenza' indica in effetti che c'era già una direzione.
[...] Quando qualcuno ci tocca, ci trasformiamo di nuovo in pionieri, in esploratori. Un nuovo mondo diventa possibile, perchè le mani di qualcuno ci passano sul petto, sulle guance, sul lobo dell'orecchio; siamo costretti a prestare ascolto - come al tintinnio remoto, al delicato mormorio di un prato estivo - al profondo di noi stessi, alle fonti del nostro corpo.
Questo è vero. Ma è vero anche che si viene disturbati!
Gli sguardi di un altro si concentrano su di noi, spostano e modificano le relazioni del nostro universo. Si diventa Qualcuno là dove prima si esisteva soltanto, come una vista, un fatto. Davanti agli sguardi di un altro si viene vestiti, classificati, inseriti in una gerarchia... Si è confinati. Quel che era aperto si chiude.

[G. Tunstrom: "La Vita Vera"]