sabato 19 ottobre 2013

L'uomo immaginario


L'uomo immaginario 
vive in una dimora immaginaria 
circondata da alberi immaginari 
sulla riva di un fiume immaginario 

 Dai muri che sono immaginari 
pendono antichi quadri immaginari irreparabili crepe immaginarie 
che rappresentano fatti immaginari 
avvenuti in mondi immaginari 

 Tutte le sere immaginarie 
sale per le scale immaginarie 
e si affaccia al balcone immaginario a guardare il paesaggio immaginario 
che consiste in una valle immaginaria 
circondata da colli immaginari 

 Ombre immaginarie 
vengono per il sentiero immaginario 
intonando canzoni immaginarie 
al tramonto del sole immaginario 

 E le notti di luna immaginaria 
sogna la donna immaginaria 
che gli offrì il suo amore immaginario 
torna a provare lo stesso piacere immaginario 
e torna a palpitare il cuore dell'uomo immaginario

[Nicanor Parra]

sabato 12 ottobre 2013

Desideri


Belli come dèi morti che non sono assolutamente invecchiati,
rinchiusi in mezzo alle lacrime in un mausoleo splendido,
la fronte cinta di rose e gelsomini ai piedi —
così sono i desideri che ci hanno lasciato
senza essere soddisfatti; senza che nessuno raggiunga
una notte di voluttà o il suo luminoso mattino.

[Costantino Kavafis: "Opere"]

domenica 6 ottobre 2013

sabato 5 ottobre 2013

Jón Kalman Stefánsson - Luce d'estate, ed è subito notte


Jón Kalman Stefánsson è uno scrittore “particolare”. Non ha uno stile originale, non sceglie un facile e un po' snob andare controcorrente e neppure di percorrere strade ancora poco battute. La sua particolarità, a mio avviso, sta nel preferire un ritmo lento, più lento rispetto a quello di chi lo circonda. 
Lui non corre, cammina. E ogni tanto si ferma a guardare, a pensare. A sognare. 
 Perché si vive? E' la domanda da cui muove l'autore e che ricorre come un mantra. Domanda per la quale non esiste una risposta, o meglio, si vive per cercare di rispondervi, come testimonia tutto il romanzo: le pulsioni, i sentimenti, la ragione, il desiderio, l'amore e la morte, quello che gli uomini fanno e quello che invece vorrebbero fare, la vita di un villaggio di quattrocento anime dove sembra che non succeda niente. 
 E invece.

domenica 29 settembre 2013

Il cammino della storia


Il cammino della storia dunque non è quello di una palla di biliardo che una volta partita segue una certa traiettoria, ma somiglia al cammino di una nuvola, a quello di chi va bighellonando per le strade, e qui è sviato da un’ombra, là da un gruppo di persone o da uno strano taglio di facciate, e giunge infine in un luogo che non conosceva e dove non desiderava andare.

[Robert Musil: "L'uomo senza qualità"]