sabato 5 ottobre 2013

Jón Kalman Stefánsson - Luce d'estate, ed è subito notte


Jón Kalman Stefánsson è uno scrittore “particolare”. Non ha uno stile originale, non sceglie un facile e un po' snob andare controcorrente e neppure di percorrere strade ancora poco battute. La sua particolarità, a mio avviso, sta nel preferire un ritmo lento, più lento rispetto a quello di chi lo circonda. 
Lui non corre, cammina. E ogni tanto si ferma a guardare, a pensare. A sognare. 
 Perché si vive? E' la domanda da cui muove l'autore e che ricorre come un mantra. Domanda per la quale non esiste una risposta, o meglio, si vive per cercare di rispondervi, come testimonia tutto il romanzo: le pulsioni, i sentimenti, la ragione, il desiderio, l'amore e la morte, quello che gli uomini fanno e quello che invece vorrebbero fare, la vita di un villaggio di quattrocento anime dove sembra che non succeda niente. 
 E invece.

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