Carezza il bagnasciuga
nell'ora
più stanca,
come
gatto indolente
che
si stira
annusando
l’aria leggera.
Blandisce
l’arenile,
leviga
pietre millenarie,
movimento
antico
muto parlare
a cuori in ascolto.
E
mentre l’ultimo raggio
si
spegne all'orizzonte
risuona
nel vento una musica dolce,
preludio
al vespro.
Poi
calerà il sipario.
[Lars W. Vencelowe: "Mater mare"]
Nessun commento:
Posta un commento