sabato 11 maggio 2013

Sonata


Per gli alberi bruciati dopo la tormenta. 
Per le acque limacciose del delta.
Per quel che c'è di persistente ogni giorno. 
Per l'alba delle orazioni.
Per ciò che hanno  certe foglie
nelle venature color acqua 
profonda e all'ombra.
Per il ricordo di quella breve felicità
già dimenticata
e che sarebbe stata alimento per tanti anni senza nome.
Per la tua voce di rauca madreperla.
Per le tue notti che la vita attraversa
in un galoppo di sangue e sonno.
Per ciò che ora sei per me.
Per ciò che sarai nel disordine della morte
come l'ombra di una speranza illusoria.

[Alvaro Mutis: "Summa di Maqroll il gabbiere"]

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