sabato 26 dicembre 2015

Chris Adrian – Un angelo migliore


Dagermaniano

Nove racconti, non tutti allo stesso livello, ma decisamente interessanti e originali.
Storie che spesso vedono al centro della narrazione bambini che devono confrontarsi con il dolore e la malattia e che sono chiamati a farlo da soli, perché gli adulti brillano per la loro assenza: comparse, figurine sbiadite che non comprendono o che non si preoccupano di comprendere, che sottovalutano, che presumono di sapere, che spesso risultano più immaturi dei bambini e che fanno sì che essi siano ancora più soli davanti alla sofferenza.
Adrian è maestro nel tratteggiare il mutamento che la prova del dolore opera sui piccoli protagonisti di questi racconti, trasformandoli in esseri diversi, non “piccoli adulti”, ma strane creature nel cui animo convivono immaturità e consapevolezza, dolcezza e crudeltà, irresponsabilità e raziocinio portato all’eccesso. Sì, all’eccesso perché l’infanzia è la fase della vita che più delle altre abbisognerebbe di tempo, per permettere a sentimenti e visione del mondo di svilupparsi in maniera armonica e non traumatica. Di tempo e di protezione da parte degli adulti, di quel contatto che i bambini di questi racconti cercano, di quell’empatia che manca o che si realizza in maniera sempre un po’ distorta, non naturale.
Su diverse delle storie di Un angelo migliore aleggia lo spettro dell’undici settembre, forse perché il Grande Dolore che abbiamo vissuto quel giorno può rappresentare in qualche misura il corrispettivo emotivo del grande dolore che si trovano ad affrontare i bambini che si trovano al cospetto della malattia e della morte.

Tra i racconti che compongono questa raccolta vorrei citare il primo (A folle velocità), che mi è sembrato “il racconto perfetto”: salingeriano per certi versi (il bambino-genio a disagio nel mondo, la caratterizzazione dei personaggi attraverso il linguaggio…) e di una precisione formale che mi ha fatto pensare a Charles D’Ambrosio. Notevoli anche Pugnalate e Il bambino scambiato (dagermaniani) e Un angelo migliore (un racconto dalle parti del realismo magico).

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