sabato 25 febbraio 2012

Fissità

Da me a quell'ombra in bilico tra fiume e mare
solo una striscia di esistenza
in controluce dalla foce.
Quell'uomo.
Rammenda reti, ritinteggia uno scafo.
Cose che io non so fare. Nominarle appena.
Da me a lui nient'altro: una fissità.
Ogni eccedenza andata altrove. O spenta.


[Vittorio Sereni]

domenica 19 febbraio 2012

I



Sì, le avevo detto.
Sì, le avrò detto un milione di volte.
Ho sempre cercato di accontentarla. Sembrava felice.

Sì, mi diceva.
Ma io non sapevo mai cosa pensasse davvero.
Sì, dicevano le parole. Ma gli occhi... quelli scivolavano via: né accesi, né spenti.

Eppure io c'ero sempre per lei:
a versare parole suoi suoi silenzi,
a colorare le parti del foglio che rimanevano bianche,
Ad aprire le finestre per dare luce al buio,
ad annodare i fili che si erano rotti.
A nascondere le ombre nel fondo dei cassetti.

Sì, lui c'era sempre.
Ad aprire le finestre per far entrare la vita e lasciar uscire i sogni.
A ricucire la tela, a riparare, ad ordinare.
Sì, lui era bravo ad aggiustare le cose,
quello che non sapeva fare era accendere la luce.

Non capisco perché è successo, è questo che mi fa più male.

Non capiva, è questo.

[Xenia Dubinina: "Dialoghi afasici"]

sabato 18 febbraio 2012

Frammento di tempesta

Dall'ombra delle cupole nella città delle cupole,
un fiocco di neve, tormenta al singolare, impalpabile, 
è entrato in camera tua e s'è fatto la strada fino al bracciolo 
della poltrona dove tu, alzando lo sguardo 
dal libro, lo scorgesti nell'attimo in cui si posava. Tutto 
qui. Null'altro che un solenne destarsi 
alla brevità, al sollevarsi e cadere dell'attenzione, 
rapido, un tempo tra tempi, funerale senza fiori. Null'altro 
tranne la sensazione che questo frammento di tempesta, 
dissoltosi davanti ai tuoi occhi possa tornare, 
che qualcuno negli anni a venire, seduto come adesso sei tu, possa dire:
"E' ora. L'aria è pronta. C'è uno spiraglio nel cielo."


[Mark Strand: "L'inizio di una sedia"]

mercoledì 15 febbraio 2012