domenica 24 ottobre 2010

Ippocastani

Era lo sguardo degli ippocastani,
pedalando, perfetto per loro
e già sulla curva perduto a guardarli.


Quasi un sorriso perduto, i contorni di un viso
quasi veduto,
perduto nel fruscio del fogliame.


Le cose cambiano: ora sono i fiori
miniature di minareti
bianchi ben disposti decori.


Mi incantano fermi, sui nuvoli verde scuro
delle rame, nel cielo traboccanti, dal muro
incantevolmente abbondanti.




E io non so quale sia il più vero
me stesso, se questo che guarda di adesso
o quello che vede nel tempo del mio pensiero.


[Gian Mario Villalta: "Vedere al buio"]

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