domenica 26 giugno 2011

La parola appresa

Quel che ricorda l'uomo alla fine della sua età
è il bambino che fu, assorto nelle stupore.
Quel che poté essere un successo nella sua vita è qualcosa che ha dimenticato
o che non gli interessa ricordare. Quel che vale veramente
di quanto ha vissuto è la gioia effimera, il piacere più fugace,
la parola appresa per nominare le cose
per la prima volta, l'eco della voce che la pronuncia, 
il passo felpato del gatto, l'ombra delle ali,
il primo aroma della zagare e il canto
di qualche sonoro uccello tra i rami.
Quel che ricorda l'uomo alla fine della sua età
è solo il tesori di ciò che più non è:
l'innocenza annientata che, se fosse possibile, 
sarebbe la sola cosa a cui chiederebbe di ritornare.


[Juan Domingo Arguelles]

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