sabato 4 agosto 2012

Tintarella di luna

L'azzurrognolo pallido
volto della casa
si alza su di me
come una parete di ghiaccio


e il remoto, 
solitario
verso di un gufo
vola verso di me.


Socchiudo gli occhi.


Sull'umida
oscurità del giardino
fiori oscillano
avanti e indietro
come palloncini.


Gli alberi solenni, 
ciascuno sepolto
in una nuvola di foglie, 
paiono persi nel sonno.


E' tardi.
Sdraiato sull'erba
a fumare,
mi sento a mio agio,
fingo che la fine
sarà così.


La luce della luna
mi cade sulla carne.
La brezza
è un bracciale al polso.


Vado alla deriva.
Rabbrividisco.
So che presto
arriverà il giorno
a lavare via la macchia
bianca della luna,


e che io camminerò
sotto il sole del mattino
invisibile
come chiunque altro.


[Mark Strand: "Motivi per muoverci"]

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