sabato 3 novembre 2012

Interpretare ruoli

Quello che gli altri credono di vedere in una persona finisce col diventare la sua realtà. Se pensano che un uomo sia sbilenco, quell'uomo diventerà sbilenco, scoordinato, perché quello è il suo ruolo nella vita di chi gli sta intorno, e se dicono che non si veste bene, lui imparerà a trascurare il proprio guardaroba, per disprezzo nei loro confronti e per punire se stesso.

[Don DeLillo: "Cosmopolis"]

domenica 28 ottobre 2012

Finché c'è musica


"Ma cosa devo fare allora?" 
"Danzare" rispose "continuare a danzare, finché ci sarà musica. Capisci quello che ti sto dicendo? devi danzare. Danzare senza mai fermarti. Non devi chiederti perché. Non devi pensare a cosa significa. Il significato non importa, non c'entra. Se ti metti a pensare a queste cose, i tuoi piedi si bloccheranno. E una volta che saranno bloccati, io non potrò più fare niente per te. Tutti i tuoi collegamenti si interromperanno. Finiranno per sempre. E tu potrai vivere solo in questo mondo. Ne sarai progressivamente risucchiato. Perciò i tuoi piedi non dovranno mai fermarsi. Anche se quello che fai può sembrarti stupido, non pensarci. Un passo dopo l'altro, continua a danzare. E tutto ciò che era irrigidito e bloccato piano piano comincerà a sciogliersi. Per certe cose non è ancora troppo tardi. I mezzi che hai, usali tutti. Fai del tuo meglio. Non devi avere paura di nulla. Adesso sei stanco. Stanco e spaventato. Capita a tutti. Ti sembra sbagliato. Per questo i tuoi piedi si bloccano". Alzai gli occhi e guardai la sua ombra sul muro. 
"Danzare è la tua unica possibilità" continuò "devi danzare, e danzare bene. Tanto bene da lasciare tutti a bocca aperta. Se lo fai, forse anch'io potrò darti una mano. Finché c'è musica, devi danzare!"

[Haruki Murakami: "Dance dance dance"]

sabato 20 ottobre 2012

Liturgia pagana


Accade
che mentre cammino costruendo mondi
apra gli occhi e si accenda il mare.

Dubito
che questa volta sarà come le altre.

Temo
che il sangue non si scioglierà
che il metallo non diventerà oro
che il ramo nella mano del bambino non si farà spada.

Perché non c’è spiegazione a quello che accade quando incontro il mare,
nessuna certezza che la magia si ripeta ogni volta.

Invece succede.
Anche questa volta,
come le altre volte è stato.
Succede
che mi senta capito senza far scorrere parole
accolto nella casa del padre
senza dover fabbricare giustificazioni.

Qui dove si parla una lingua che non ha bisogno di parole
qui dove le cose esistono di per sé
senza il bisogno dell’uomo che le giustifichi.

Qui al punto fermo dove la danza ha inizio.

[Lars W. Vencelowe: "Mater mare"]