sabato 8 dicembre 2012

Non ho camminato nei tuoi sogni...


Борис Рыжий

Я по снам по твоим не ходил
и в толпе не казался,
не мерещился в сквере, где лил
дождь, верней - начинался
дождь (я вытяну эту строку,
а другой не замечу),
это блазнилось мне, дураку,
что вот-вот тебя встречу,
это ты мне являлась во сне,
и меня заполняло
тихой нежностью, волосы мне
на висках поправляла.
В эту осень мне даже стихи
удавались отчасти
(но всегда не хватало строки
или рифмы - для счастья).


Non ho camminato nei tuoi sogni,
né mi sono mostrato in mezzo alla folla,
non sono apparso nel cortile
dove pioveva o meglio cominciava
a piovere (questo verso
lo cancello e non lo sostituirò),
era allettante credere, come uno stupido,
che ti avrei incontrato presto,
eri tu che mi apparivi in sogno
(e mi prendeva una dolce tenerezza),
mi sistemavi i capelli sulle tempie.
Quell'autunno perfino le poesie
in parte mi riuscivano bene
(però mancava sempre un verso o una rima
per essere felice).

[Boris Ryzhy]

domenica 18 novembre 2012

sabato 10 novembre 2012

Aberto Caeiro - Il custode di greggi: XXIX

Né sempre sono uguale in quello che dico e scrivo.
Cambio, ma non cambio molto.
Il colore dei fiori non è lo stesso al sole
Quando passa una nuvola
O quando scende la notte
E i fiori sono colore dell'ombra.

Ma chi guarda bene vede che sono gli stessi fiori.
Per questo quando sembro non concordar con me stesso,
Osservatemi bene:
Se ero voltato a destra,
Mi sono voltato ora a sinistra,
Ma sono sempre io, fermo sui miei piedi - 
Lo stesso sempre, grazie al cielo e alla terra
E ai miei occhi e orecchie attenti
E alla mia chiara semplicità dell'anima...

[Fernando Pessoa: "Le poesie di Alberto Caeiro"]

sabato 3 novembre 2012

Interpretare ruoli

Quello che gli altri credono di vedere in una persona finisce col diventare la sua realtà. Se pensano che un uomo sia sbilenco, quell'uomo diventerà sbilenco, scoordinato, perché quello è il suo ruolo nella vita di chi gli sta intorno, e se dicono che non si veste bene, lui imparerà a trascurare il proprio guardaroba, per disprezzo nei loro confronti e per punire se stesso.

[Don DeLillo: "Cosmopolis"]