sabato 11 maggio 2013

Sonata


Per gli alberi bruciati dopo la tormenta. 
Per le acque limacciose del delta.
Per quel che c'è di persistente ogni giorno. 
Per l'alba delle orazioni.
Per ciò che hanno  certe foglie
nelle venature color acqua 
profonda e all'ombra.
Per il ricordo di quella breve felicità
già dimenticata
e che sarebbe stata alimento per tanti anni senza nome.
Per la tua voce di rauca madreperla.
Per le tue notti che la vita attraversa
in un galoppo di sangue e sonno.
Per ciò che ora sei per me.
Per ciò che sarai nel disordine della morte
come l'ombra di una speranza illusoria.

[Alvaro Mutis: "Summa di Maqroll il gabbiere"]

sabato 20 aprile 2013

Grida vane



Nessuno a cui poter dire
che non abbiamo niente da dire
e che il niente che ci diciamo
continuamente
ce lo diciamo
come se non ci dicessimo niente
come se nessuno ci dicesse
nemmeno noi stessi
che non abbiamo niente da dire
nessuno
a cui poterlo dire
nemmeno a noi stessi
Nessuno a cui poter dire
che non abbiamo niente da fare
e che non facciamo nient’altro
continuamente
che è un modo per dire
che non facciamo niente
un modo di non far niente
e di dire quel che facciamo
Nessuno a cui poter dire
che non facciamo niente
che non facciamo
che quel che diciamo
cioè niente


[Ghérasim Luca: "La Fine del mondo"]