Ragione e sentimento
Ci sono libri della cui importanza sei
perfettamente consapevole. Eppure li hai sempre evitati. Sono i libri che
parlano del male, del dolore che l’uomo infligge a se stesso. È come quando
incontri qualcuno che ha appena subito un lutto e non sai cosa dirgli, perché
qualsiasi parola suonerebbe inadeguata. Ti senti a disagio, come a disagio ti
senti davanti a quest’opera. Perché l’Olocausto è un lutto troppo grande per pensare
di poterlo avvicinare con le parole.
Levi, che pure quell’esperienza l’ha vissuta, le
parole le ha trovate. E sono parole sorprendenti: non c’è odio in queste pagine,
ma precisione chirurgica, voglia di comprendere i misteri dell’animo umano,
analisi accurata dei comportamenti.
Se questo è un uomo è un’opera
in equilibrio perfetto tra ragione e sentimento, un asse sospeso nel vuoto sul
quale Levi cammina con passo sicuro, sfidando i venti impetuosi dell’emotività
che accompagnano il ricordo. Una passeggiata pericolosa ma necessaria, perché è fatta nel in nome della Verità.
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