sabato 4 gennaio 2025

Best book award 2024


Ecco l'elenco delle nostre letture del 2004:

50

Austerlitz

W.G. Sebald

Ada Vigliani

GER

2001

50

Un nuovo nome. Settologia VI-VII

Jon Fosse

 Margherita Podestà Heir

NOR

2021

50

Uomini di mais

Miguel Ángel Asturias

Cesco Vian

GTM

1949

50

Il mio nome è rosso

Orhan Pamuk

 Şemsa Gezgin, Marta Bertolini

TUR

1998

50

Il ponte sulla Drina

Ivo Andrić

Bruno Meriggi

SER

1945

50

Gli anni con Laura Díaz

Carlos Fuentes

Ilide Carmignani

MEX

1999

50

Dublinesque

Enrique Vila-Matas

Elena Liverani

SPA

2010

50

La strada di fango giallo

Can Xue

Maria Rita Masci

CN

1987

50

La riva delle Sirti

Julien Gracq

Mario Bonfantini

FRA

1951

50

Storie dell'orrore

Péter Nádas

Laura Sgarioto

UNG

2022

50

Il manuale degli inquisitori

António Lobo Antunes

Rita Destri

POR

1996

50

Nessuno mi vedrà piangere

Cristina Riera Garza

Raul Schenardi

MEX

1999

50

Io è un altro. Settologia III-V

Jon Fosse

Margherita Podestà Heir

NOR

2020

50

Jacob e l'altro

Juan Carlos Onetti

Angelo Morino

UY

1961

49

L'amante di Wittgenstein

David Markson

Sara Reggiani

USA

1988

48

Io il supremo

Augusto Roa Bastos

Stefano Bossi

PY

1974

48

Il signor presidente

Miguel Ángel Asturias

Elena Mancuso

GTM

1946

48

La città assediata

Clarice Lispector

 Roberto Francavilla, Elena Manzato 

BRA

1949

48

Ieri

Juan Emar

Bruno Arpaia

CHL

1935

48

I passaggi comuni

Gonzalo Baz

Claudia Rolandone

UY

2020

48

Il mio anno di riposo e oblio

Ottessa Moshfegh

Gioia Guerzoni

USA

2018

47

Montevideo

Enrique Vila-Matas

Elena Liverani

SPA

2022

47

La solitudine del maratoneta

Alan Sillitoe

Floriana Bossi

GB

1959

47

Lo splendore - 1. L'infanzia di Hans

Pier Paolo di Mino

ITA

2024

47

La bambola di Kokoschka

Afoso Cruz

Marta Silvetti

POR

2010

47

Gentiluomo in mare

Herbert Clyde Lewis

Marco Rossari

USA

1937

47

La febbre dei Petrov e altri accidenti

Aleksei Sal'nikov

Leonardo Marcello Pignataro

RUS

2017

47

Tante piccole infamie

Panos Karnezis

Mariagrazia Gini

GRE

2002

47

Poeta cileno

Alejandro Zambra

Maria Nicola

CHL

2020

47

Maniac

Benjamín Labatut

 Norman Gobetti

CHL

2023

46

Le cose della vita

Paul Guimard

Eusebio Trabucchi

FRA

1967

46

L'anulare

Yōko Ogawa

Cristiana Ceci 

JP

1994

43

La sindrome di Ræbenson

Giuseppe Quaranta

ITA

2023

42

Per sempre

Richard Ford

Cristiana Mennella

USA

2023

42

Carta straccia

Juan José Millás

Paola Tomasinelli

SPA

1983

42

Il museo dell'innocenza

Orhan Pamuk

Barbara La Rosa Salim

TUR

2008

41

La cattedrale di nebbia

Paul Willems

Giuseppe Girimonti Greco, Federico Musardo

BEL

1983

40

Il cliente Busken

Jeroen Brouwers

 Francesco Panzeri, Claudia Di Palermo

NL

2020

39

Attaccare la terra e il sole

Mathieu Belezi

Maria Baiocchi

FRA

2022

39

Trittico

Saša Sokolov

 Martina Napolitano

RUS

2022

39

La nostra parte di notte

Mariana Enríquez

 Fabio Cremonesi 

ARG

2019

39

Grande studio su Baudelaire

Felipe Polleri

Loris Tassi

URU

2007

39

Passi

Jerzy Kosiński

Vincenzo Mantovani

USA

1968

39

Tante piccole sedie rosse

Edna O'Brien

Giovanna Granato

IRL

2015

39

I corpi dell'estate

Martín Felipe Castagnet

Francesca Signorello

ARG

2012

38

Geometria della menzogna

Manuel Alberto Vieira

Giacomo Falconi

POR

2012

38

Segreti femminili

Roberto Arlt

Carlo Alberto Montalto

ARG

1930

32

Il vizio dei libri

Afonso Cruz

Nunzia De Palma

POR

2021


Lettura dell'anno:

Austerlitz
W.G. Sebald
(trad. Ada Vigliani)

domenica 29 dicembre 2024

Austerlitz – W.G. Sebald

 


Austerlitz – W.G. Sebald
(trad. Ada Vigliani)
Adelphi editore (I ed. 2001)


Sul tentativo di penetrare l'oscurità in cui siamo immersi.

W.G. Sebald è probabilmente l'autore che più ha influenzato la generazione di scrittori attuale e Austerlitz il romanzo che l'ha innalzato fino al ruolo di personalità di culto nel panorama letterario del primo quarto del XXI secolo.
La trama si dipana a partire dall'incontro della voce narrante con Jacques Austerlitz, professore di storia dell'Architettura, in una sala d'attesa della stazione ferroviaria di Anversa nel 1967. Da lì nasce una frequentazione episodica, fatta di conversazioni che vertono sulla struttura di edifici e costruzioni, chiacchierate apparentemente casuali che si interrompono per riprendere all'incontro successivo in un altro luogo, ampliandosi e arricchendosi di digressioni come cerchi generati da un sasso che cade in uno stagno. È la prosa caratteristica di Sebald: una scrittura che procede per associazioni di idee, uno stile ellittico che mescola realtà e finzione, arricchendo la narrazione con inserti fotografici e superando il genere romanzo ibridandolo con la biografia, il racconto di viaggio, il saggio. Una prosa più attenta ai temi che allo sviluppo dei personaggi, che a volte finiscono per risultare un po' deboli.
Dalle riflessioni sull'arte le discussioni si allargano al rapporto tra spazio e tempo, al viaggio e al movimento. Argomenti che scivolano inesorabilmente uno nell'altro, spingendo il protagonista ad andare indietro con il pensiero, alla giovinezza prima e all'infanzia poi, in un viaggio alla ricerca del tempo perduto e delle sue origini.

Austerlitz è un libro che pone la lotta tra oblio e memoria al centro del dibattito letterario. Da una parte ci sono i meccanismi di difesa, i tentativi di rimozione che l'inconscio mette in atto per non cancellare il passato e proteggersi dalle sofferenze, dall'altra il bisogno di sapere chi siamo, la volontà di vedere il proprio percorso nella sua interezza, senza tralasciare alcun particolare, conoscere la propria storia per dare un senso all'esistenza, ricordare il passato per tenerlo vivo. E in mezzo c'è l'uomo immerso nel labirinto della storia, che si sforza di vivere l'istante, di raggiungere quel luogo fuori dal tempo da dove si abbraccia tutto con uno sguardo, il punto fermo del mondo che ruota, l'Ehrebung del Burnt Norton eliotiano.
"Mi sono sempre ribellato al potere del tempo escludendomi dai cosiddetti eventi temporali, nella speranza – come penso oggi, disse Austerlitz – che il tempo non passasse, non fosse passato, che mi si concedesse di risalirne in fretta il corso alle sue spalle, che là tutto fosse come prima o, per meglio dire, che tutti i punti temporali potessero esistere simultaneamente gli uni accanto agli altri, cioè che nulla di quanto racconta la storia sia vero, che quanto è avvenuto non sia ancora avvenuto, ma stia appunto accadendo nell’istante in cui noi ci pensiamo, il che naturalmente dischiude peraltro la desolante prospettiva di una miseria imperitura e di una sofferenza senza fine."

"A mio giudizio, disse Austerlitz, noi non comprendiamo le leggi che regolano il ritorno del passato, e tuttavia ho sempre più l’impressione che il tempo non esista affatto, ma esistano soltanto spazi differenti, incastrati gli uni negli altri, in base a una superiore stereometria, fra i quali i vivi e i morti possono entrare e uscire a seconda della loro disposizione d’animo, e quanto più ci penso, tanto più mi sembra che noi, noi che siamo ancora in vita, assumiamo agli occhi dei morti l’aspetto di esseri irreali e visibili solo in particolari condizioni atmosferiche e di luce. Per quanto mi è dato risalire indietro col pensiero, disse Austerlitz, mi son sempre sentito come privo di un posto nella realtà, come se non esistessi affatto."

sabato 14 dicembre 2024

Il mio anno di riposo e oblio – Ottessa Moshfegh

 


Il mio anno di riposo e oblio – Ottessa Moshfegh
(trad. Gioia Guerzoni)
Feltrinelli editore (I ed. 2018)

Romanzo interessante. Il tema trattato, il disagio esistenziale di una ragazza WASP, bellissima e ricca all'alba del nuovo millennio, sembra la sceneggiatura di un film hollywoodiano e presenta almeno due rischi evidenti: manca di originalità e presta il fianco a semplificazioni e facili cadute nei luoghi comuni (che comunque nel romanzo ci sono, soprattutto nella descrizione dei personaggi secondari). La bravura di Moshfegh consiste nel saper operare una scelta narrativa coraggiosa e controcorrente: il sonno come medicina per superare i traumi e resettare un'esistenza ingarbugliata, mettere la sordina ai sentimenti, scendere per un giro dalla giostra della vita per poi ripartire in maniera diversa. Ma non è tutto qui, con una scrittura essenziale priva di lampi particolari, sostenuta da venature di humor nero che provano a renderla meno scarna, l'autrice riesce a tratteggiare una protagonista dalla personalità complessa, ricca di sfaccettature, che sfugge alle schematizzazioni e si rivela capace di interpretare un ruolo di Bartleby contemporaneo in maniera credibile.
Allargando il ragionamento dal particolare all'universale, ne risulta un romanzo che rappresenta anche un invito a non fermarsi all'apparenza delle cose, alla semplicità che copre la complessità, alla velocità che nasconde la lentezza, al convenzionale che sopraffà l'individualismo.
"Il dolore non è l'unico banco di prova per crescere, mi dissi. Il sonno aveva funzionato. Mi sentivo morbida e calma e sentivo le cose. Era una bella sensazione."