sabato 26 ottobre 2013

Alice Munro - Scherzi del destino


Un ebook di 37 pagine in uscita a pochi giorni dall'assegnazione del Nobel alla narratrice canadese, contenente un unico racconto e per di più già edito è – ovviamente - un'operazione commerciale. Eppure può essere utile per chi voglia avvicinarsi alla Munro in punta di piedi.
 Qui dentro c'è tutto quello che serve per farsi un'idea della più grande scrittrice di racconti vivente: la solita cura nell'uso delle parole, la solita scrittura “precisa” (mi ricorda un po' il Roth degli ultimi tre o quattro romanzi), senza una virgola fuori posto, l'importanza degli oggetti, dei gesti, la psicologia dei personaggi che viene fuori dai loro comportamenti, da quello che fanno, l'attenzione ai dettagli, l'apparente calma nel procedere della trama accompagnata dalla sensazione di qualcosa di incombente, sul punto di accadere da un momento all'altro, la Vita che corre lungo i binari consueti senza sapere che poco più avanti incontrerà il Caso che ne cambierà per sempre la direzione. Un gioiellino, uno tra i tanti di una scrittrice raffinata che amo da tempo. 
 Unica annotazione: nonostante qui sia più che giustificato, in generale il colpo di scena è un artificio che non mi convince più di tanto (ma questa è una considerazione strettamente personale, io sono un carveriano di rito ortodosso).

domenica 20 ottobre 2013

Gina Ochsner - Il libro russo dei sogni a colori



La Russia ai tempi della prima guerra cecena. 
 Un condominio di disperati nelle disperata Perm' da voce ad un originale e sorprendente romanzo corale fatto di storie vere, verosimili e assurde. Un romanzo nel quale incontriamo una variegata galleria di personaggi sradicati dai loro luoghi d'origine e tenuti insieme dal caso e dalla necessità. 
 Ci sono Azade, una donna musulmana che gestisce la latrina del palazzo ed ha imparato a leggere le vite dei condomini dai loro escrementi e suo marito Mirkhat, che nonostante il fresco suicidio continua a stare con i vivi tormentandoli con i suoi ammonimenti. C'è la vecchia ortodossa Lukerija, un'arpia che commenta la vita da dietro i vetri della sua finestra e c'è Ol'ga, un'ebrea che lavora come traduttrice presso il giornale locale, incaricata di trovare le parole giuste per edulcorare, nascondere, trasformare la tragica realtà. C'è il gruppetto dei bambini di strada alle dipendenze del bullo del posto, che si aggira fra le macerie come uno stralunato coro greco che fa da sfondo alla tragedia e ci sono, soprattutto, Jur'rij e Tanja. Il primo giovane veterano di guerra che vorrebbe essere un pesce ed accetta passivamente tutto quello che succede, cercando protezione dentro ad un casco da astronauta che indossa per isolarsi dal mondo, e la seconda, innamorata senza speranza di Ju'rij, che affida a un taccuino il compito di raccogliere le sue fantasie fatte di nuvole e colori con i quali cerca di difendersi dalla realtà che incombe nera e pressante. 
 Un libro sorprendente che riproduce le atmosfere di in un quadro di Chagall, con personaggi che si muovono nel mondo e fuori di esso, tra le cose e nonostante le cose, perché, sembra dirci l'autrice, anche se siamo costretti a vivere una realtà dolorosa e senza possibilità di riscatto (anzi forse proprio per questo), non possiamo rinunciare a sognare, ci è necessario come l'aria che respiriamo, è l'unico modo che abbiamo per evadere dalla prigione della vita, perché senza sogni non si può stare. 
 E sono sempre sogni a colori.

sabato 19 ottobre 2013

L'uomo immaginario


L'uomo immaginario 
vive in una dimora immaginaria 
circondata da alberi immaginari 
sulla riva di un fiume immaginario 

 Dai muri che sono immaginari 
pendono antichi quadri immaginari irreparabili crepe immaginarie 
che rappresentano fatti immaginari 
avvenuti in mondi immaginari 

 Tutte le sere immaginarie 
sale per le scale immaginarie 
e si affaccia al balcone immaginario a guardare il paesaggio immaginario 
che consiste in una valle immaginaria 
circondata da colli immaginari 

 Ombre immaginarie 
vengono per il sentiero immaginario 
intonando canzoni immaginarie 
al tramonto del sole immaginario 

 E le notti di luna immaginaria 
sogna la donna immaginaria 
che gli offrì il suo amore immaginario 
torna a provare lo stesso piacere immaginario 
e torna a palpitare il cuore dell'uomo immaginario

[Nicanor Parra]

sabato 12 ottobre 2013

Desideri


Belli come dèi morti che non sono assolutamente invecchiati,
rinchiusi in mezzo alle lacrime in un mausoleo splendido,
la fronte cinta di rose e gelsomini ai piedi —
così sono i desideri che ci hanno lasciato
senza essere soddisfatti; senza che nessuno raggiunga
una notte di voluttà o il suo luminoso mattino.

[Costantino Kavafis: "Opere"]

domenica 6 ottobre 2013