domenica 20 ottobre 2013

Gina Ochsner - Il libro russo dei sogni a colori



La Russia ai tempi della prima guerra cecena. 
 Un condominio di disperati nelle disperata Perm' da voce ad un originale e sorprendente romanzo corale fatto di storie vere, verosimili e assurde. Un romanzo nel quale incontriamo una variegata galleria di personaggi sradicati dai loro luoghi d'origine e tenuti insieme dal caso e dalla necessità. 
 Ci sono Azade, una donna musulmana che gestisce la latrina del palazzo ed ha imparato a leggere le vite dei condomini dai loro escrementi e suo marito Mirkhat, che nonostante il fresco suicidio continua a stare con i vivi tormentandoli con i suoi ammonimenti. C'è la vecchia ortodossa Lukerija, un'arpia che commenta la vita da dietro i vetri della sua finestra e c'è Ol'ga, un'ebrea che lavora come traduttrice presso il giornale locale, incaricata di trovare le parole giuste per edulcorare, nascondere, trasformare la tragica realtà. C'è il gruppetto dei bambini di strada alle dipendenze del bullo del posto, che si aggira fra le macerie come uno stralunato coro greco che fa da sfondo alla tragedia e ci sono, soprattutto, Jur'rij e Tanja. Il primo giovane veterano di guerra che vorrebbe essere un pesce ed accetta passivamente tutto quello che succede, cercando protezione dentro ad un casco da astronauta che indossa per isolarsi dal mondo, e la seconda, innamorata senza speranza di Ju'rij, che affida a un taccuino il compito di raccogliere le sue fantasie fatte di nuvole e colori con i quali cerca di difendersi dalla realtà che incombe nera e pressante. 
 Un libro sorprendente che riproduce le atmosfere di in un quadro di Chagall, con personaggi che si muovono nel mondo e fuori di esso, tra le cose e nonostante le cose, perché, sembra dirci l'autrice, anche se siamo costretti a vivere una realtà dolorosa e senza possibilità di riscatto (anzi forse proprio per questo), non possiamo rinunciare a sognare, ci è necessario come l'aria che respiriamo, è l'unico modo che abbiamo per evadere dalla prigione della vita, perché senza sogni non si può stare. 
 E sono sempre sogni a colori.

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