sabato 15 gennaio 2022

Best book award 2021

 




37 libri letti dal nostro gruppo nell'anno trascorso, quasi esclusivamente opere di narrativa.

8 sono i romanzi scritti nel primo Novecento
11 nel secondo Novecento
18 negli anni 2000

7 sono libri italiani
3 statunitensi
2 argentini, francesi, greci, tedeschi, russi e rumeni
1 australiani, brasiliani, bulgari, cileni, inglesi, lettoni, messicani, mozambicani, norvegesi, portoghesi, serbi, svedesi, svizzeri, ungheresi e uruguaiani

Questa la classifica completa:

50

Horcynus Orca

Stefano D'Arrigo

ITA

1975

50

Solenoide

Mircea Cărtărescu

ROM

2015

50

Odissea

Nikos Kazantzakis

GRE

1938

50

Clessidra

Danilo Kiš

SER

1972

50

Memoria della memoria

Marija Stepanova

RUS

2017

50

La metà del doppio

Fernando Bermúdez

ARG

1997

50

L'altro nome. Settologia I-II

Jon Fosse

NOR

2019

50

Cronorifugio

Georgi Gospodinov

BUL

2020

50

Le femmine - Vecchio scorticatoio

Wolfgang Hilbig

GER

1987

50

Il serpente

Stig Dagerman

SVE

1945

50

Ebdòmero

Giorgio de Chirico

ITA

1929

50

Le pianure

Gerald Murnane

AUS

1982

49

Hamburg. La sabbia del tempo scomparso

Marco Lupo

ITA

2018

49

Il pozzo

Regīna Ezera

LET

1972

48

Il banchetto annuale della confraternita dei becchini

Mathias Enard

FRA

2020

48

Sopra i fiumi che vanno

António Lobo Antunes

POR

2010

48

Gli anelli di Saturno. Un pellegrinaggio in Inghilterra

W. G. Sebald

GER

1995

48

Tre orfani

Giorgio Vasta

ITA

2021

48

Hagard

Lukas Bärfuss

SVI

2017

48

Kornél Esti

Dezső Kosztolányi

UNG

1934

48

Contro l'impegno

Walter Siti

ITA

2021

48

Il realismo è l'impossibile

Walter Siti

ITA

2013

47

L'occasione

Juan José Saer

ARG

1988

47

Pnin

Vladimir Nabokov

RUS

1957

47

Il re pallido

Davud Foster Wallace

USA

2011

46

Le Ortensie

Felisberto Hernández

URU

1949

46

Lo stadio di Wimbledon

Daniele Del Giudice

ITA

1983

46

La pianura in fiamme

Juan Rulfo

MEX

1950

42

Il tempo è un bastardo

Jennifer Egan

USA

2010

40

Orientamento

Daniel Orozco

USA

2011

39

Poesie

Odisseas Elitis

GRE

37

La baia

Cynan Jones

GBR

2016

37

La Grande Beune

Pierre Michon

FRA

1996

36

La vita comincia venerdì

Ioana Pârvulescu

ROM

2009

34

Perle

Mia Couto

MOZ

2011

32

C'era una volta un passero (Al tiro)

Alejandra Costamagna

CHL

2013

30

Don Casmurro

Machado de Assis

BRA

1899


La miglior lettura del 2021 è:


Cronorifugio di Georgi Gospodinov

giovedì 6 gennaio 2022

Sopra i fiumi che vanno – António Lobo Antunes


Rubando tempo alla morte

Ennesimo tassello nel processo di decostruzione della trama di Lobo Antunes. In Sopra i fiumi che vanno è la forma che regge il romanzo: un lungo flusso di coscienza, lo scorrere dei ricordi, fiumi che trasportano pensieri, fatti, cose, persone, dolore. La storia è una costruzione a posteriori e poco importante di per sé, il risultato è un'opera estrema, priva di punti di riferimento.
Obiettivo dell'autore è trasferire sulla pagina non gli avvenimenti ma quello che rappresentano per il bambino che li vive e quello che sono per l'uomo che li racconta: dire l'indicibile, creare un ambiente dal quale il lettore può attingere per provare a "sentire" quello che sentono i protagonisti.
Inutile provare a spiegare, qui siamo dentro a una specie di delirio febbrile, davanti a un'eruzione di ricordi veri e inventati che mescolano passato e presente. In un magma incandescente Un territorio nuovo, un'idea di letteratura "estrema" alla quale è necessario avvicinarsi senza pre-concetti.
C'è un grande fuoco che arde al centro della fucina di Lobo Antunes, tra le fiamme che guizzano inquiete sembra di vedere balenare tracce di Schulz e Kiš e dei romanzi sulla memoria del secondo Novecento, nei pezzi incandescenti che l'artista forgia con cura pare di riconoscere il ricordo di Joyce e di Faulkner e del romanzo modernista… ma à inutile utilizzare le analogie per provare a descrivere l'opera dello scrittore portoghese: le analogie sono solo suggestioni, ombre che deformano le cose.
Non esiste una bussola per orientarsi in questo romanzo, in Sopra i fiumi che vanno è necessario immergersi per lasciarsi travolgere dalla corrente e guidare dalle voci che illuminano il buio cercando di rubare il tempo alla morte in un viaggio che vale la pena di essere vissuto.
"Quello che conta è il libro come un tutto, e ciò che conta di più non sono nemmeno le parole scritte, ma quello che sta tra le parole, gli spazi bianchi. A parte questo, il libro non è qualcosa che deve essere letto, è un oggetto che ascolta. Siamo noi lettori che parliamo con lui. Il libro è qualcosa che mettiamo contro un orecchio per udire il rumore del mondo. Il mio compito è solo scrivere, non fornire spiegazioni, soprattutto perché non le possiedo. Non ho soluzioni, né chiarimenti, né rimedi. Ho solo libri".

[da un'intervista di António Lobo Antunes al premio Nonino 2014]


sabato 4 dicembre 2021

Il re pallido – David Foster Wallace

 
L'opera struggente di un formidabile genio.

Frammenti che brillano nel buio, brandelli di un grande romanzo rimasto in potenza. Quello che resta sono idee, parti non collegate, un percorso abbozzato ma sufficiente a far trasparire la grandezza di Foster Wallace, la sua capacità di fare letteratura partendo da ogni cosa, in questo caso la noia, la routine del quotidiano.
Introspezione, scavo nella psicologia dei personaggi, descrizioni acute, dialoghi di struggente bellezza (il capitolo 46 su tutti), costruzione attenta e un rigore formale che sfiorano la perfezione e poi, soprattutto, l'empatia, la capacità di stabilire un contatto profondo con i protagonisti della storia, comprenderli nelle loro debolezze e comprendendoli, amarli.
"Il cane odiava quella catena. Ma aveva una sua dignità. Quello che faceva era non tendere mai la catena del tutto. Non si allontanava mai nemmeno quel tanto da sentire che tirava. Nemmeno se arrivava il postino, o un rappresentante. Per dignità, il cane fingeva di aver scelto di stare entro quello spazio che guarda caso rientrava nella lunghezza della catena. Niente al di fuori di quello spazio lo interessava. Interesse zero. Perciò non si accorgeva mai della catena. Non la odiava. La catena. L'aveva privata della sua importanza. Forse non fingeva, forse aveva davvero scelto di restringere il suo mondo a quel piccolo cerchio. Aveva un potere tutto suo. Una vita intera legato a quella catena. Quanto volevo bene a quel maledetto cane."