Raccontare il mare, descriverlo accontentandosi di osservarlo da lontano, è innanzi tutto una forma di rispetto, ma anche un modo di prolungare quel piacere che verrebbe a cessare nel momento in cui l’oggetto del nostro racconto fosse toccato.
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L’esperienza con una mano dà e con l’altra toglie, sublimare è una forma raffinata di provare piacere: guardare e non toccare per continuare a desiderare ed alimentare così la voglia.
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Il vero piacere non deve essere tangibile, esso porta sempre con sé anche un po’ di sofferenza.
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La poesia è un modo di sublimare la realtà.
[H. Genta]
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