sabato 15 novembre 2008

Sogni



All'inizio sono i sogni di un bambino, fantasie, pensieri, castelli in aria. Con il tempo si modificano, cambiano man mano che tu cambi, ma non ti abbandonano: fedeli compagni dell'infanzia, porte aperte su un mondo immaginario, che è solo tuo. Non c’è niente di male a sognare, tutti i bambini lo fanno. Ma poi un giorno, d’improvviso, ti dicono che devi cominciare a farne a meno, che devi crescere, diventare adulto.

E tu ci credi. Senti che per entrare a far parte di quel mondo, del mondo vero, devi rinunciare a volare. Improvvisamente quei sogni dai quali non avresti mai voluto staccarti diventano ingombranti, e così fai di tutto per liberartene. E credi di riuscirci. Finalmente arriva il giorno che ti senti adulto e quando guardi indietro e ripensi a quei sogni lo fai con tenerezza, come se sfogliassi un album di fotografie ingiallite.

Ma puoi ingannare gli altri, non te stesso. Per quanto ti sforzi di dimenticarli, non ci riuscirai mai. Loro, i tuoi sogni, ritornano. E' inutile cercare di chiuderli in qualche angolo della mente, è inutile rincorrere pensieri diversi cercando di sottrarre tempo ai sogni. Anche se fingi di ignorarli, loro non muoiono, ma continuano a vivere nascosti. I sogni, i tuoi sogni, rimangono. Si ritagliano dentro di te un angolino che con il tempo cresce ed inevitabilmente finirà per rubare spazio alla vita, alla vita vera, proprio come l'onda che piano piano erode la spiaggia

. Non puoi resistere ai tuoi sogni, perché sono parte di te.

E finisce che ti ritrovi a vivere non una ma due vite.

E non sai scegliere.


E non puoi scegliere.

E non vuoi scegliere.


[L.W.V.: "Pensieri, parole, opere ed omissioni"]


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