sabato 28 marzo 2009

Immaturi


Chi ha fatto invece dell'immaturità una filosofia di vita è l'immaturo per sempre o poeta. Per temperamento o scelta. [...] Attraversano, costoro, le età della vita non ancora convinti di essere del tutto nati al mondo.
Hanno forti passioni, trasgressive e "a rischio", esibite, che non rivolgono di preferenza agli affari e ai beni di consumo.
Sono inquieti ma contenti di esserlo. [...] Apprezzano la bellezza, la solitudine, l'indipendenza; credono in una maturità irraggiungibile e ascetica. Per l'amore che guida quel che fanno, pensano, creano, forse, saranno perdonati. Ma non sanno da chi.
Il gruppo cui appartengono li porta ad essere coerentemente in-maturi.
Un "in", non privativo, che bensì li spinge a penetrare ancor più nelle alchimie della vita matura per smascherarne le ipocrisie.
Per loro, la maturità non è di questa terra. Esploratori di quanto è invisibile e oscuro, sanno ironizzare anche su se stessi. Sono orgogliosi della loro natura multiforme, ma, di solito, non doppia e mendace. Odiano ciò che è puerile nei loro coetanei maturi; accettano di invecchiare. Sovente mantengono un'energia e un aspetto adolescenziali - senza soverchi trucchi - fino alla fine dei loro giorni. Talvolta sono e sono stati felici. Sanno ricominciare, hanno la modestia che deriva loro da un temperamento malinconico. Sorridono spesso da soli.

[D. Demetrio: "Elogio dell'immaturità"]

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