sabato 19 settembre 2009

Observatory Mansions


E poi arrivano quelli come Edward Carey.
Ad aprire porte e finestre per cambiare aria, a ridare fiato ad una narrativa che certi giorni sembra stanca, asfittica, avviluppata su se stessa.
Per fortuna ogni tanto ci sono loro, gli Edward Carey,con il loro stile personale, con le loro storie stralunate, surreali, con i loro personaggi delicati, malinconici, fragili.

P.S.: sono solo a pagina 72 di Observatory Mansions, magari alla fine il giudizio sarà diverso, ma l'impressione iniziale è questa

1 commento:

Elena ha detto...

Prendo nota, Lars

Elena