Passare
tra due ali di folla che ti si stringono intorno.
Provare imbarazzo
per essere l’unico attore sulla scena. Camminare a capo chino, per
non incrociare gli sguardi della gente. Sbirciare di soppiatto e
scoprire che i loro occhi ti sorridono, ti guardano compiaciuti.
Compiaciuti per il figliol prodigo che ha fatto ritorno a casa, per
la pecorella smarrita rientrata all'ovile.
Ricambi impacciato quei sorrisi, ti allacci sul viso un’espressione il più possibile
simile alla loro. Avanzi
con passo incerto sperando di arrivare presto, anche se
non sai dove stai andando. Ti sforzi di immaginare cosa pensano, cosa si aspettano che tu faccia.
Pensi che dovresti
mostrarti sereno, tranquillo. Ma anche un po’ contrito, dispiaciuto. Pensi che un’espressione così non ce l’hai
e che non sai se riuscirai ad apparire come loro si aspettano.
Hai
scelto per questo giorno il tuo vestito più grigio. Hai curato i
particolari, evitando di indossare qualcosa che ti possa mettere in evidenza. Lungo la strada alzi lo sguardo cercando un po’ di comprensione nei volti della folla ma non
riconosci nessuno, sembrano tutti uguali. Allora chiudi gli occhi e sogni di riaprirli quando sarà tutto finito. Anzi no, non
puoi più sognare, l'hai promesso.
Non
sai neppure perché ti trovi lì in mezzo, sai solo che sta
succedendo. Portare sacrifici agli dei, lo chiamano loro, e tu non
sei abituato a fare tante domande. Pensi che è giusto così, che in
fondo è cosa di un attimo e non dovresti neppure sentire molto
dolore. Pensi che in fondo quello che stai facendo è quello che
fanno tutti.
Passare
tra due ali di folla che ti si stringono intorno. Sembra che questa
strada non debba finire mai, sembra che quegli sguardi che si
infilano come frecce nelle tue carni non debbano cessare.
Ti fai
coraggio, ti dici che probabilmente il
traguardo è proprio dopo quelle persone là in fondo. Man
mano che avanzi prendi sicurezza, le tue gambe si fanno meno incerte,
i movimenti più sciolti. Adesso cammini a testa alta e pensi che lo scopo
di quello che stai facendo è proprio questo: sentirsi come gli
altri, sentirsi normale,
e provi un brivido mentre lo pensi. Cammini a testa alta e ti senti
forte e non ti fanno paura le occhiate della gente. Cammini a
testa alta e i loro sguardi indagatori ti scivolano addosso, come le
lacrime che ora ti segnano il viso.
[Lars W. Vencelowe: "Pensieri, parole, opere ed omissioni"]
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