sabato 10 marzo 2012

Tutti i retroscena


Avrei preferito che tu non avessi ritenuto indispensabile
dirgli: "E' un incendio. E per di più non possiamo farci niente
perché - vedi? -siamo su questo treno".

Perché debba accadere così
non so bene, ma tu
mi siedi accanto
e ti fai gli affari tuoi,
quando d'un tratto vedo
un incendio oltre il vetro.

Ti sfioro con il gomito e dico:
"E' un incendio. E per di più
non possiamo farci niente
perché - vedi? - siamo su questo treno".
Mi lanci un'occhiata strana, 
come se avessi detto troppo.

Ma per quanto ne sai, può darsi
io abbia una passione per gli incendi,
e viaggi in treno per evitare
di doverli domare.
Può darsi che i treni
rinfocolino l'amore per gli incendi.

Potrei perfino sospettare
che tu sia un pompiere
in borghese. Ma insomma,
potrei anche sbagliarmi. Forse
sei il tipo a cui piace
un bell'incendio. Chissà!

Forse tu sei altrove,
e rifletti sul fatto che senza
un luogo dove andare non dovresti
prendere il treno. E io,
vedendo il mio volto nel vetro,
magari sull'incendio ho mentito.

[Mark Strand: "L'uomo che cammina un passo avanti al buio"]

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