Non è l’insistente, ma impretenziosa visita del nitido, intero e senza doppiezza, dell’irreprimibile e non annunciato Sogno - dalla venuta non propagandata e non ostacolabile, sottile e irrecuperabile la sua partenza, assoluto nel suo cessare come fatale nel suo avvento, privo di precursioni e di tracce, assoluto, totale sempre, come l’Essere di cui è la più chiara nozione, e sempre intaccante, mai insignificante - ad averci procurato preoccupazione, perplessità, ma la Realtà che pretendendo di essere qualcosa di più di ciò che è e più del Sogno, che è intero e concluso in sé quale vuol essere, si è fatta problematica e bisognosa di documento.
[Macedonio Fernandez: "La materia del nulla"]
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