E Ulrich seguitò:
- Ogni grande libro spira questo amore
per i destini dei singoli individui che non si adattano alle forme
che la collettività vuol loro imporre. Ciò porta a risoluzioni che
non si lasciano risolvere. Estrai il senso da tutte le opere poetiche
e ne ricaverai una smentita interminabile di tutte le norme, le
regole e i principî vigenti sui quali posa la società che ama tali
poesie! Per di più una poesia col suo mistero trafigge da parte
a parte il senso del mondo e ne fa un pallone che se ne vola via. Se
questo, com’è costume, si chiama bellezza, allora la bellezza
dovrebb'essere uno sconvolgimento mille volte più crudele e spietato
di qualunque rivoluzione politica!
Walter si era sbiadito fin nelle
labbra. Odiava quel concetto dell’arte come negazione della vita,
come opposizione alla vita: - Se un uomo prendesse a solo fondamento
della sua vita la tua proposta dovrebbe consentire a tutto ciò che
una bella idea gli suggerisce, naturalmente questo porterebbe a una
decadenza generale. Secondo me quell’individuo per la maggior parte
della vita sarà in balia dei suoi istinti, dei suoi capricci, delle
solite passioni di tutti, cioè di quanto v’è di più impersonale
nell’uomo, e dovrebbe, per così dire, finché dura l’ostruzione
della conduttura superiore, abbandonarsi risolutamente all’impulso?
- Dovrebbe astenersi dal fare qualsiasi
cosa! - rispose Clarisse invece di Ulrich. - Quest’è la passività
attiva di cui bisogna essere capaci in certe circostanze!
- Dio mio, - ammise Ulrich corrivo, -
non hai mica torto. Ma molto spesso per spirito sportivo noi
giudichiamo con indulgenza azioni che ci danneggiano, purché
l’avversario le abbia compiute leggiadramente; il valore
dell’esecuzione rivaleggia allora col valore del danno. Sovente poi
abbiamo anche un’idea e per un poco operiamo in conformità ad
essa, ma ben presto subentrano ostinazione, abitudine, vantaggio e
suggestione, perché è inevitabile. Sicché io in fondo ho
forse descritto una condizione che non si può assolutamente portare
sino alla fine, ma una cosa non si può negare: è in tutto e per
tutto la condizione attuale in cui viviamo.
Walter si era di nuovo calmato.
- Se si rovescia la verità, si può
sempre dire qualcosa che è tanto vero quanto falso, - disse
dolcemente, senza nascondere che il prolungamento della discussione
non lo interessava più. - È proprio da te asserire che una cosa è
impossibile ma vera!
Ma Clarisse si strofinò energicamente
il naso.
- Mi sembra molto importante, - opinò,
- che in noi tutti ci sia qualcosa d’impossibile. Spiega tante
cose. Mentre ascoltavo ho avuto l’impressione che se si
potesse sezionarci, forse tutta la nostra vita avrebbe l’aspetto di
un anello, così, che gira intorno a qualcosa - S’era tolta la fede
dal dito e guardava attraverso il cerchietto la parete illuminata. -
Voglio dire che l’anello nel centro non ha nulla, eppure sembra che
per lui sia proprio il centro che conta! Del resto nemmeno Ulrich
saprebbe esprimerlo perfettamente.
[Robert Musil: "L'uomo senza qualità"]
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