Poema epico di carattere
storico-romantico alla quale Gogol' mise mano più volte nel corso degli anni, Taras Bul'ba è un'opera che per certi
tratti si potrebbe definire un romanzo omerico ambientato sulle rive del
Dniepr, in quella regione (la Rus' di Kiev) che costituirà la base su cui
prenderà forma la Russia moderna.
Una terra abitata da cosacchi
ortodossi, polacchi, tartari, musulmani ed ebrei, ognuno con costumi e leggi
diverse, una polveriera etnica sempre pronta ad incendiarsi, un territorio nel
quale la pace era una chimera senza diritto di cittadinanza, sostituita al
massimo da qualche tregua estemporanea. L'attenzione di Gogol' è rivolta alla
descrizione dello stile di vita delle popolazioni e dei singoli personaggi:
patria, identità e onore come capisaldi di una mentalità tribale e istintiva
dominata dall'odio per il diverso e dal tentativo delle varie popolazioni di
sopraffarsi a vicenda. E poi la folla e le sue dinamiche: il bisogno di un
capo, la facilità del gruppo ad infiammarsi e l'attrazione per la violenza,
l'agire del gruppo che annulla la responsabilità individuale.
Interessante notare come
nell'Ucraina di oggi, per analoghi conflitti, l'uomo non sembra trovare
soluzioni diverse, come se la violenza sia una parte così potente della nostra
natura che cultura, etica, religione ed intelligenza non riescono a
fronteggiare adeguatamente.
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