Considero la pubblicazione di
questa raccolta da parte di Quodlibet e Nori un'opera meritoria ma
insufficiente. Meritoria perché ha tolto un po' di polvere al nome di Chlebnikov
prendendo le sue poesie dal fondo della pila e riportandole alla posizione che
meritano, insufficiente perché chi come me non ha una preparazione specifica in
quest'ambito rischia di doversi accontentare di cogliere brandelli di bellezza
tra le righe, rischiando di perdere la maggior parte del significato.
Quello che manca sono le note
(essenziali per una poetica così complicata), un'introduzione alle opere dello
scrittore ed un impianto critico che guidi il lettore. Troppo poco, a mio
avviso, il commento finale di Nori (più autoreferenziale che altro) per fare da
guida a chi decida di avventurarsi tra i testi di un poeta non semplice ed a
tratti francamente criptico. Avanguardia, lingua "transmentale"
(zaum), immagini frammentate e ricostituite in diversa maniera… difficile,
almeno per me, venire sempre a capo del significato o anche lasciarsi
illuminare da tanta luce in maniera più consapevole.
Link
https://iris.uniroma1.it/retrieve/handle/11573/918307/329049/Tesi%20Moretti.pdf
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