domenica 28 febbraio 2021

Dizionario dei Chazari - Milorad Pavić


La verità nessun uomo la conosce, né mai potrà conoscere le cose che io dico a parole sugli dei e sul tutto. La parola può forse avvicinarsi alla realtà, ma non conoscerla: il massimo traguardo è l'opinione.
[Senofane]

Libro definito il primo romanzo del XXI secolo, il Dizionario dei Chazari è l'opera immensa di un autore, almeno da noi, misconosciuto. Pavić costruisce intorno a pochi e incerti dati storici una sorprendente opera di fantasia che mescola romanzo, dizionario, saggio, agiografia e che nasconde sotto allegoria una riflessione sul popolo serbo. Le tre parti che la compongono, libro rosso, verde e giallo, rappresentano i rispettivi punti di vista cristiano, islamico ed ebraico sull'adesione dei chazari alla loro religione (anche se in realtà non sapremo mai a quale delle tre fedi si convertirono). Si tratta di tre parti autonome, scritte come voci di un'enciclopedia (che - tra l'altro - rappresentava il libro ideale di un altro grande slavo, Danilo Kiš) e che possono essere lette in mille modi diversi secondo un procedimento caro a Cortázar.
Sin dalle note introduttive l'autore provoca il lettore richiamandolo a un ruolo attivo, perché quello che ha davanti è un libro "aperto", «e quando lo si chiude si può continuare a scriverlo», un libro pericoloso, nel quale perdersi, dove tutto è metafora di qualcos'altro, un libro prezioso perché fatto della stessa materia dei sogni e «il sogno è il giardino del diavolo e tutti i sogni del mondo sono già stati sognati molto tempo fa. Oggi essi vengono offerti in cambio di una realtà logora e consunta, e come le monete di metallo che vengono scambiate con le lettere di credito, e viceversa, passano da una mano all'altra…»
Sì signori, qui si entra in un labirinto borgesiano di specchi, con i sogni che riflettono, amplificano e distorcono la realtà. Qui si entra in un mondo di "doppi", che mescola tradizione, leggenda, religione, superstizione ed esoterismo, un mondo nel quale il falso storico diventa vero nella finzione letteraria e personaggi inventati si muovono fianco a fianco con altri realmente esistiti ma che non hanno mai detto o fatto quello che Pavić racconta. Vero e falso che vanno a braccetto, come nella vita e come (soprattutto) nella letteratura perché il Dizionario dei Chazari è grande letteratura, un piacere intellettuale, un dialogo tra scrittore e lettore nel quale il sogno dello scrittore diventa la realtà del lettore, proprio come succede a due dei personaggi del libro.
Un raffinatissimo libro-mondo che contiene dentro un po' di tutto: dal rapporto scrittore/lettore alle riflessioni sul tempo e sulla memoria, al rapporto verità/menzogna con la conclusione di come gli sforzi dell'uomo di approdare alla conquista della verità siano destinati al fallimento perché non esiste una verità ultima, definitiva, né sulla conversione dei Chazari né su tutto il resto e ci si dovrà sempre accontentare di verità parziali, punti di vista.
Un libro enorme, che lascia un'unica certezza, quella che «il lettore che torna dall'alto mare dei suoi sentimenti non è più quello che poco prima in alto mare si era avviato».

Il kagan […] paragonò il lavoro sterile dei cacciatori di sogni al topo magro di quel racconto greco che entrò facilmente attraverso un buco nel granaio, ma dopo aver mangiato non riusciva a tornare indietro per lo stomaco troppo pieno: «Non puoi uscire sazio dal granaio, ma soltanto affamato, come vi sei entrato. Così anche un mangiatore di sogni, affamato, passa con facilità nella fessura sottile tra sogno e realtà, ma dopo avervi cacciato la preda e raccolto la frutta, sazio di sogni, non può più tornare, perché ne puoi uscire soltanto com'eri quando vi sei entrato. Così lui deve abbandonare a sua preda oppure rimanere per sempre nei sogni. Non si rende utile in nessuno dei due casi…»

Links
https://scaruffi.com/writers/pavic.html
https://medium.com/@yashurin/book-review-dictionary-of-the-khazars-a-lexicon-novel-by-milorad-pavic-dee127447f6d
https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/06/03/il-cacciatore-di-sogni.html
https://ilmanifesto.it/milorad-pavic-prismi-dalla-dissoluzione-di-un-falso-storico/

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