sabato 21 marzo 2009

Errore

Dai vicini un bimbo suona Per Elisa.
Sempre da capo, sempre quell'errore.
Il dogma dell'infallibilità
è stato un passo falso. E' un fatale capitombolo
del parassita quello di uccidere l'ospite.
Detto altrimenti globalizzazione.

Pudico si occulta l'errore decisivo
in una duna di sbagli di poco conto
e ci sprofonda. Mai finora sono mancate
voci che avvertivano:
il mondo è l'Incorreggibile.

Patetici sforzi per riparare, rammendare,
otturare, riformare, migliorare
con inchiostro rosso e pentimenti
portano a nuovi errori ancor più grossi.

Certo, difetti congeniti e aborti
sono due paia di maniche.
Però anche l'esecuzione fallisce,
il colore, l'invito, l'avvio,
l'accensione e il passo.

Una via lattea di confusioni
che c'è da stupirsi. Considerando il complesso
ne risulta un miracolo.

Evitare errori a ogni costo
sarebbe un errore.
Si confessa, si ammette
che si è sbagliato il gesto,
la direzione di marcia e anche a scrivere.

Certe poesie per esempio
sarebbero perfette
se non le avesse preservate da questa sorte
un errorino da nulla.

E' per svista che si è felici,
talvolta, per un momento,
per svista. Ma cualcosa non va.

[H. M. Enzensberger: "Più leggeri dell'aria"]

2 commenti:

alexandra ha detto...

Oppure si è felici mentre si cerca di realizzare sogni impossibili. La ricerca è felicità. L'avvicinamento al sogno, a passi di misura spesso ineguale.

Alessandra

Lars W. Vencelowe ha detto...

Probabilmente la felicità è una, ma ci sono tante vie che portano là. Quella che indichi è una che personalmente mi piace molto, un'altra (simile) è quella suggerita in questo post:
http://www.blogger.com/post-edit.g?blogID=2028085926189413156&postID=6280431450163338535

LWV