domenica 22 marzo 2009

Quel che resta


Alghe, legni spezzati e corde rotte
oggetti a fine corsa
quel che resta di un pasto,
e poi vetri, pezzi di plastica, ferri arrugginiti
cose con un passato ma senza domani
gli avanzi che il mare ha sputato in faccia all'arenile.


Quel che resta è un campo di battaglia
un corpo sfregiato da mille cicatrici
che il mare carezza con mano leggera -
docile, come fiera ormai sazia


e la notte di tregenda
sembra tanto tempo fa -
irreale, come il sole che ora incendia
un cielo sfolgorante.


[Lars W. Vencelowe: "Mater mare"]

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non so perché, ma nel mio feed reader comparivano solo le prime due strofe: sembrava completa.
È molto bella, Lars.

La foto è tua?

Lars W. Vencelowe ha detto...

Ti ringrazio molto. No la foto non è mia, l'ho scaricata da internet, ma mi ricorda molto il mio mare.
LWV