sabato 10 ottobre 2009

Anima

[…] ciascuna persona viene al mondo perché è chiamata. L’idea viene da Platone, dal mito di Er che egli pone alla fine della sua opera più nota, la Repubblica. In breve l’idea è la seguente. Prima della nascita, l’anima di ciascuno di noi sceglie un’immagine o disegno che poi vivremo sulla terra, e riceve un compagno che ci guidi quassù, un daimon, che è unico e tipico nostro. Tuttavia nel venire al mondo, dimentichiamo tutto questo e crediamo di esserci venuti vuoti. E’ il daimon che ricorda il contenuto della nostra immagine, gli elementi del disegno prescelto, è lui dunque il portatore del nostro destino. Secondo Plotino, il maggiore dei filosofi neoplatonici, noi ci siamo scelti il corpo, i genitori, il luogo e le situazioni di vita adatti all’anima e corrispondenti, come racconta il mito, alla sua necessità.

[J. Hillman: "Il codice dell’anima"]

* * *

ψυχῇ πείρατα ἰὼν οὐκ ἂν ἐξεύροιο, πᾶσαν ἐπιπορευόμενος ὁδόν· οὕτω βαθὺν λόγον ἔχει.
[Ἡράκλειτος ὁ Ἐφέσιος]

I confini dell’anima, per quanto lontano tu vada, non li scoprirai, neanche se percorri tutte le vie, così abissalmente si dispiega.

[Eraclito: "Dell’Origine"]

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