“cado sugli spini
della vita, sanguino. E poi? Cado sugli spini della vita, sanguino. E dopo? Mi
faccio portare a letto, mi prendo una breve vacanza, ma dopo pochissimo tempo
ricado su quegli stessi spini, compiacendomi del dolore, o soffrendo di gioia -
e vattelappesca qual è la combinazione di queste cose! Che cosa c'è di buono,
che bene duraturo c'è in me? Non c'è dunque altro fra la nascita e la morte che
quello che riesco a tirar fuori da questa perversità - solo un bilancio attivo
di emozioni disordinate? Niente libertà? Solamente impulsi? E allora, tutto il
bene che ho nel cuore - non significa niente, dunque? È solo una presa in giro?
Una falsa speranza che fa provare a un uomo l'illusione del valore? Così lui va
avanti e continua a battersi. Ma questo bene non è fasullo. Io lo so che non è
fasullo. Lo giuro."
[Saul Bellow: "Herzog"]
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