domenica 22 marzo 2009

Quel che resta


Alghe, legni spezzati e corde rotte
oggetti a fine corsa
quel che resta di un pasto,
e poi vetri, pezzi di plastica, ferri arrugginiti
cose con un passato ma senza domani
gli avanzi che il mare ha sputato in faccia all'arenile.


Quel che resta è un campo di battaglia
un corpo sfregiato da mille cicatrici
che il mare carezza con mano leggera -
docile, come fiera ormai sazia


e la notte di tregenda
sembra tanto tempo fa -
irreale, come il sole che ora incendia
un cielo sfolgorante.


[Lars W. Vencelowe: "Mater mare"]

sabato 21 marzo 2009

Errore

Dai vicini un bimbo suona Per Elisa.
Sempre da capo, sempre quell'errore.
Il dogma dell'infallibilità
è stato un passo falso. E' un fatale capitombolo
del parassita quello di uccidere l'ospite.
Detto altrimenti globalizzazione.

Pudico si occulta l'errore decisivo
in una duna di sbagli di poco conto
e ci sprofonda. Mai finora sono mancate
voci che avvertivano:
il mondo è l'Incorreggibile.

Patetici sforzi per riparare, rammendare,
otturare, riformare, migliorare
con inchiostro rosso e pentimenti
portano a nuovi errori ancor più grossi.

Certo, difetti congeniti e aborti
sono due paia di maniche.
Però anche l'esecuzione fallisce,
il colore, l'invito, l'avvio,
l'accensione e il passo.

Una via lattea di confusioni
che c'è da stupirsi. Considerando il complesso
ne risulta un miracolo.

Evitare errori a ogni costo
sarebbe un errore.
Si confessa, si ammette
che si è sbagliato il gesto,
la direzione di marcia e anche a scrivere.

Certe poesie per esempio
sarebbero perfette
se non le avesse preservate da questa sorte
un errorino da nulla.

E' per svista che si è felici,
talvolta, per un momento,
per svista. Ma cualcosa non va.

[H. M. Enzensberger: "Più leggeri dell'aria"]

giovedì 19 marzo 2009

mercoledì 18 marzo 2009

Lascio la felicità a chi si è stancato di cercare.

domenica 15 marzo 2009

sulla comunicazione

Gli esseri umani comunicano sia con il modulo numerico che con quello analogico. Il linguaggio numerico ha una sintassi logica assai complessa e di estrema efficacia ma manca di una semantica adeguata nel settore della relazione, mentre il linguaggio analogico ha la semantica ma non ha nessuna sintassi adeguata per definire in un modo che non sia ambiguo la natura delle relazioni.

[P. Watzlawick: "Pragmatica della comunicazione umana"]